• AUTOSCATTO / Foto di Carine Chevallier

autoscatto

Nel cuore di Autoscatto si dipana un viaggio attraverso le sfumature complesse e oniriche del tema dell’apparenza. Lo spettacolo si immerge profondamente nell’esplorazione della natura umana, ponendo sotto la lente della riflessione la dicotomia tra ciò che vediamo superficialmente e la ricchezza interiore delle persone. Il protagonista Herman diventa la guida carismatica di questo viaggio, un viandante della psiche umana che si sforza di penetrare oltre le maschere sociali e le facciate esteriori. Attraverso una fusione di elementi visivi, sonori e performanti, il palcoscenico si trasforma in un regno onirico, dove il pubblico è immerso in un mondo surreale che rappresenta metaforicamente il labirinto della complessità umana. 

Autoscatto offre allo spettatore non solo uno spettacolo visivo coinvolgente ma anche un’esperienza emotiva profonda. Le dinamiche della narrazione teatrale si intrecciano con momenti di intensità e di delicatezza, creando una sinergia unica che catalizza l’attenzione e stimola la riflessione. Il tessuto narrativo si snoda attraverso scene evocative e dialoghi penetranti, dando vita a un viaggio interiore in cui Herman, con il suo tentativo di svelare l’essenza umana, si scontra con i limiti della percezione comune. Lo spettacolo è una celebrazione della teatralità come veicolo di esplorazione filosofica e umanistica. Autoscatto diventa così un’occasione per il pubblico di mettersi in discussione, di interrogarsi sulla propria comprensione delle persone e di abbracciare l’invito a guardare al di là delle apparenze. L’arte scenica si fonde con la profondità concettuale, offrendo uno spettacolo che va oltre l’intrattenimento, diventando un catalizzatore di riflessioni significative sulla natura stessa dell’umanità. 

La musica è eseguita dal vivo dalla Fanfara Ziganka, un sestetto composto da musicisti veronesi che propone un itinerario tra musiche klezmer e ballate popolari balcaniche.

crediti

regia Matteo Maffesanti
con Albertino Melegari, Elisa Costantini, Samuele Trentini, Mirko Tomezzoli, Gabriella Sperotto, Luca Aldegheri, Cristina Ghirigato, Gionni Bonvicini, Miranda Previdi, Gianpaolo Biasiolo, Rossella Baù, Diletta Borini, Luisa Tesini, Alessio Bertanze, Eddy Bosco e Attilio Corradini
musica dal vivo Fanfara Ziganka
fotografie Carine Chevallier
scenografie Simone Farinazzo
aiuto scenografo Paolo Ongaro
tecnica e luci Davide Pachera
costumi Dora costumi Verona
trucco e cura Bruna Morini, Paola Rosi
organizzazione generale Chiara Callera
responsabile di produzione Alfonsina Morandi
una produzione Cooperativa sociale la Scintilla

Anno 2014
Durata 40 minuiti